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Cannabis terapeutica: La Regione Puglia parte con un progetto pilota. Speranza o illusione?

Cannabis terapeutica: La Regione Puglia parte con un progetto pilota. Speranza o illusione?

Di: Pippi Contini Attivismo

Da molto tempo la Regione Puglia è impegnata concretamente ad affrontare e tentare di dare delle risposte legislative alla questione della cannabis terapeutica. La politica si “sveglia” e si muove quando nel territorio esistono delle sollecitazioni forti e propositive, soprattutto da parte di associazioni impegnate nel settore.

Già dal 2013 è stato attivato il gruppo di ricerca medica da CanaPuglia, associazione che promuove la cultura/coltura della canapa a 360 gradi, con l’intento di sopperire alle tante carenze istituzionali e di sostenere i pazienti e i medici.

La dottoressa Ilaria Di Palma, vice-presidente di CanaPuglia, spiega che il contributo dell’ associazione consiste nell’ attivare un gruppo di ricerca sulla cannabis terapeutica, composto da studenti pugliesi di psicologia, medicina e farmacia che, con la supervisione del professore e ricercatore internazionale Giulio Lancioni, lavorano alacremente alla raccolta e analisi di dati presenti nella letteratura scientifica mondiale. Il progetto è già attivo.

La Regione Puglia non rimane insensibile a questa e altre iniziative, e nel Gennaio del 2014 arriva il primo SI alla cannabis terapeutica, votato all’unanimità dalla terza commissione consigliare.

Ma fin dal Febbraio del 2010 la Giunta Regionale pugliese intervenne con una delibera nel percorso definito dal Ministero della Salute, sostenendo la pratica sperimentale nel Presidio Ospedaliero di Casarano in provincia di Lecce, con concreti risultati e riconoscimenti tanto da assurgere ad attrazione nazionale.

Cannabis terapeutica: La Regione Puglia parte con un progetto pilota. Speranza o illusione?
Il coinvolgimento del mondo politico continua sempre grazie alla spinta delle associazioni.

L’uso terapeutico della cannabis è una battaglia molto sentita soprattutto nel Salento, dove anche il sindaco di Racale Donato Metallo si batte apertamente a fianco dei malati di sclerosi multipla Lucia Spiri e Andrea Trisciuglio, fondatori di LapianTiamo, primo Social Club d’ Italia per la coltivazione della cannabis a scopo curativo.

L’ iniziativa è servita a sensibilizzare le istituzioni regionali; infatti il consigliere regionale Sergio Blasi presenta una proposta di legge in tal senso nel Febbraio del 2014. Nello stesso anno il Consiglio Regionale da via libera all’ uso terapeutico di cannabis anche a livello domiciliare.

Anche se in alcune Regioni sta crescendo la presa di coscienza della necessità dei pazienti di accedere liberamente alle cure con farmaci a base di cannabis, il problema, che si traduce in costi insostenibili di approvvigionamento per i pazienti, rimane quello dell’ importazione del farmaco.

La Regione Puglia, dopo aver riflettuto sui dati del 2015 (300 pazienti pugliesi hanno fatto uso di 44 kg di cannabis sotto varie forme terapeutiche, provenienti dall’estero) rompe gli indugi e la Giunta approva il 22 Novembre 2016, il disegno di legge presentato dal consigliere Sergio Blasi dal titolo “Progetto pilota per la coltivazione, produzione e distribuzione regionale di sostanze di origine vegetale a base di cannabis per finalità terapeutiche”.

La finalità della legge è di poter realizzare uno o più appezzamenti in cui coltivare, fabbricare e confezionare la cannabis necessaria per produrre farmaci per uso terapeutico da distribuire ai pazienti pugliesi e non solo, che ne hanno bisogno, garantendo anche un risparmio considerevole sulla spesa da parte del Servizio Sanitario Regionale.

La proposta di legge prevede inoltre che la Regione Puglia possa sperimentare in forma di “Progetto Pilota”, con lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, o con altri soggetti autorizzati, secondo la normativa vigente, a produrre medicinali terapeutici.

Cannabis terapeutica: La Regione Puglia parte con un progetto pilota. Speranza o illusione?

Fa ben sperare il commento del primo firmatario della proposta di legge Sergio Blasi: “ con questa legge la Regione Puglia si pone all’avanguardia in Italia su un tema delicato quanto urgente (…) Questa è una legge di grande civiltà e un segnale forte al governo nazionale per sollecitarlo su di un tema che riguarda migliaia di malati. In Puglia abbiamo scelto, ancora una volta, di sfidare il pregiudizio e superare la diffidenza, perché così la storia avanza. Lo abbiamo fatto condividendo questo percorso con le associazioni di malati che necessitano di farmaci da cannabinoidi e proprio questa scelta ha dato alla proposta di legge la pertinenza e l’ efficacia che produrranno veri benefici per chi ha bisogno di curarsi”.

Si spera che presto si ottengano tutte le autorizzazioni dal Ministero e Aifa (Agenzia italiana del farmaco), evitanto l’ennesima illusione.

“Questa volta il cuore deve battere la politica, il tempo dei malati non è non è, né può essere quello della politica (…) Perchè dovrei andare dallo spacciatore per curarmi ?” (Savino Ivano Romagnuolo-vice-presidente dell’associazione Viva La Vita Italia,affetto da sla).

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