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San Marino verso la legalizzazione dell’uso terapeutico della cannabis

San Marino verso la legalizzazione dell’uso terapeutico della cannabis

Di: Pippi Contini Attivismo

A marzo del 2015 gli organi competenti di San Marino iniziarono gli approfondimenti sull’uso terapeutico della cannabis, seguiti ad aprile e settembre da una serie di incontri con medici dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in occasione dei quali emerse un forte interesse verso l’uso terapeutico della cannabis.

Nell’ottobre del 2015 venne presentata l’Istanza d’arengo[1] (nr. 8 del 4 ottobre 2015) per la legalizzazione delle sostanze psicotrope per uso terapeutico, discussa e votata a maggioranza, quindi accolta dal Gran Consiglio Generale di San Marino, nel gennaio 2016 (delibera nr. 22). Nel dibattito si valutò inoltre la possibilità di produrre farmaci in loco, effettuare in autonomia ricerca e coltivazione controllata, di farne, insomma, un business. E stando a quanto dichiarato dal Direttore dell’Authority Sanitaria sammarinese, visti i contenuti della discussione e la risposta favorevole del Parlamento circa la coltivazione a scopo terapeutico, i tempi per l’avvio della coltivazione potrebbero essere molto brevi.

In questa occasione il Consiglio di Stato ha dato avvio alla procedura per rendere operativa la legalizzazione, effettuando tutte le valutazioni del caso, con l’obiettivo di adeguare la richiesta alla normativa vigente.

A maggio il governo ha poi istituito una “Commissione per lo studio dei provvedimenti per la produzione delle sostanze psicotrope per uso terapeutico”, coordinata e presieduta dal Direttore dell’Authority Sanitaria e composta da diverse figure tra cui: il Direttore Generale dell’Iss, il Direttore del Dipartimento Economia, il Direttore del Dipartimento Affari Esteri, il Direttore delle Attività Sanitarie e Socio-Sanitarie Iss, il Direttore del Dipartimento Affari Istituzionali e Giustizia, il Direttore Dipartimento Istruzione (o suo delegato) ed un rappresentante della Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale. La Commissione potrebbe inoltre essere integrata da esterni, esperti e/o tecnici dell’area socio-sanitaria.

Alla Commissione il governo ha concesso 90 giorni per indicare modalità operative, procedure e priorità, con l’obiettivo di “regolamentare la produzione dei farmaci e nello specifico degli stupefacenti nonché la loro distribuzione e utilizzo clinico”. La Commissione dovrà tra le altre cose chiarire i compiti dell’Authority sanitaria nel controllo degli stupefacenti per uso terapeutico e le procedure per l’impiego dei farmaci derivati, definendo un percorso diagnostico-terapeutico per i pazienti che utilizzeranno i farmaci, le modalità di importazione dei semi, i requisiti per la produzione e la distribuzione, conservazione e utilizzo di farmaci derivanti da cannabis, predisponendo un bando pubblico per la selezione dei produttori che si conformi a quanto già regolamentato in altri paesi Europei rispetto all’uso terapeutico della cannabis.

Attualmente è permessa la somministrazione gratuita del Sativex per i pazienti affetti da sclerosi multipla o da alcuni tipi di lesioni del midollo. L’obiettivo dell’Istanza d’arengo è quello di diffondere l’utilizzo dei farmaci a base di cannabis, sul modello della Toscana e di altre regioni in cui il costo non è del tutto a carico del paziente. Aspettiamo adesso che si pronunci la Commissione che avrebbe dovuto, entro fine agosto, rispondere alle richieste del Governo.

[1] L’Istanza d’arengo è uno strumento di democrazia diretta permesso dalla Repubblica di San Marino ai cittadini che consente di presentare richieste di pubblico interesse in concomitanza con l’elezione dei Capi dello Stato.

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